SALVIAMO UNA FAMIGLIA (EVENTO)

Cari amici torniamo a parlarvi di una vicenda che già molti di voi hanno avuto modo di conoscere. Da tempo l'Associazione pronto soccorso famiglie segue una famiglia in cui il papà ha sempre lavorato, oggi purtroppo ha solo lo stipendio da cassa-integrato, la mamma contribuisce come può con lavori saltuari di pulizia dovendo accudire due bambini meravigliosi di 5 e 7 anni. Qualche anno fa sono stati sfrattati dall'abitazione precedente per morosità e nonostante avessero fatto domanda di assegnazione casa popolare e avessero I requisiti per una situazione fra le più urgenti non sono stati supportati da nessuno in comune. Siamo intervenuti contattando direttamente il Sindaco e I servizi sociali del comune di residenza riuscendo ad ottenere dopo circa 6 mesi un contributo per reperire una nuova abitazione. Oggi sono passati circa 3 anni, e pur avendo ripresentato regolare richiesta di assegnazione di casa popolare visto che la situazione economica non è migliorata, si ritrovano nuovamente sfrattati. I genitori si sono rivolti nuovamente ai servizi sociali che dovrebbero di norma supportare le famiglie, ma la loro risposta è stata molto semplice " mamma e bambini in casa famiglia e il papà si trovi una soluzione". Queste sono le risposte che non ci piacciono proprio per niente!!!. Non si può smembrare un nucleo famigliare che risulta, come descritto dagli stessi servizi, unito da forti sentimenti d’amore,reciprocità e pieno accordo. Eravamo già perplessi quando il servizio sociale ha offerto il “contributo” per l’anticipo sul nuovo appartamento piuttosto che una soluzione abitativa popolare che avrebbe risolto definitivamente il caso visto che un affitto contenuto avrebbero potuto agevolmente affrontarlo, anziché proporre un nuovo affitto “oneroso”, ma come la famiglia stessa, abbiamo sperato in un miglioramento delle condizioni economiche. Ciò purtroppo non è avvenuto, la cassa integrazione continua a singhiozzo veloce, ed il padre ora accusa una invalidità peraltro non ancora riconosciuta e fa fatica a lavorare (lavora in uno stabilimento industriale in cui si producono pesanti laminati in acciaio, ma comunque lavora), ed ha la busta paga già ridotta di per sé, oberata di un quinto per il pagamento delle pigioni non versate nel precedente appartamento, e per la bambina che ha sviluppato anch’ella una piccola invalidità (riconosciuta) per cui necessita di supporto terapeutico costante e per la madre che deve occuparsi in misura maggiore dei figli. Tempo fa’ è arrivata la notifica del Giudice per la convalida dello sfratto, prima uscita dell’ufficiale giudiziario a Giugno con proroga a Settembre, dalla seconda uscita ultima proroga al 19 Novembre. Nel contempo la famiglia a fronte delle peggiorate condizioni, ha presentato una nuova domanda di concessione di alloggio popolare, ed ora pur essendoci il punteggio valido il comune dice che non ci sono case sufficienti. Il 19 novembre vedremo arrivare i Carabinieri che faranno il loro lavoro e i servizi sociali che pare non aspettino altro per completare l’opera, Quel giorno invitiamo tutti , proprio tutti, per fare muro e difendere due bravi genitori e due bambini che rischiano il collocamento in casa famiglia solo ed esclusivamente per quei problemi economici che i genitori con tutte le loro forze e possibilità cercano da sempre di risolvere. L’Associazione Pronto Soccorso Famiglia ha già più di una volta scritto al Sindaco che non ha mai risposto, ed i primi di ottobre ricontatteremo il comune per ottenere un nuovo incontro dove si cercherà di spingere il servizio sociale a trovare delle umane soluzioni, se ciò (come purtroppo ci aspettiamo) non dovesse bastare, ci terremo pronti ad altri decisivi interventi di cui vi metteremo al corrente in anticipo. Oggi chiediamo a tutti voi amici, sostenitori e Associazioni di essere presenti giorno 19 Novembre alle ore 7,00 in via Petrarca n° 5 a Bovisio Masciago, dove avremo il supporto di alcuni giornalisti, perché dobbiamo opporci in tutti i modi a questo imbarbarimento e decadimento dello stato sociale, dove l’aiuto alla famiglia viene sostituito dallo sperpero di denaro, molto più di quanto necessiterebbe la famiglia, speso inutilmente in favore di case famiglia che a nulla servono in questo caso. Sicuri di un vostro prezioso supporto vi ringraziamo e vi diamo appuntamento per condurre insieme questa battaglia. Ale 5 anni, Ele 7 anni rimarranno con i loro genitori parola di un popolo indignato e incazzato.

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