Violenza di genere?

La violenza è violenza, e non esiste genere. Tantopiù che assistiamo a casi di violenza da parte di entrambe i sessi contro quello opposto, perpetrati da uomini contro donne, donne contro uomini, donne contro donne, ma oggi i media sono artatamente pilotati sulla cosidetta emergenza femminicidio. La campagna allarmistica sul femminicidio ha uno scopo ben definito, creare un nuovo timore per cui istituire una serie di nuove strutture che possano erogare fondi pubblici a favore di alcun personaggi pronti ad avvantaggiarsene. Molte di queste strutture sono già esistenti, parlo dei centri antiviolenza (solo femminili), che si sono visti tagliare drasticamente fondi enormi a loro disposizione...Allora quale migliore strumento per non perdere tutti i benefit fino ad ora concessi? Una bella campagna contro il "maschio assassino" è quello che ci vuole. Ma sappiamo benissimo che non è così, moltissimi sono i casi di violenza sull'uomo perpetrati in forme diverse pertanto non solo fisica, spesso con la negazione degli affetti più cari quali i figli che quindi subiscono a loro volta una violenza tutta femminile, per poi giungere al caso di una nostra amica che subisce violenza dalla ex del proprio compagno a cui esterniamo tutta la nostra solidarietà perchè l'unione del femminismo violento al desiderio di vendetta personale provoca una miscela pericolosa, isterica e delinquenziale. Vogliamo chiamarla violenza di genere maschile (perchè è questo il senso che gli si vuole attribuire)?. Vogliamo continuare a fomentare odio tra i sessi addirittura dando alle donne un strumento di potere sugli uomini (vedi allontanamento immediato dalla casa coniugale, denunce anonime, arresto immediato e braccialetti di controllo)? Non bastavano le false denunce di abuso e maltrattamenti troppo spesso utilizzate per togliere ai padri qualsiasi possibilità di poter amare almeno i propri figli e con cui vendicarsi per il torto di un amore finito? Il tempo dei diritti da conquistare nei confonti di una società arcaica che non riconosceva il ruolo fondamentale della donna è finito già da molto, la società è cambiata ed è in continua evoluzione, il femminismo no, non è cambiato e non si è saputo evolvere, anzi regredisce in una sorta di lotta di potere con accanimento anche violento con addirittura intento di supremazia, e questo governo fatto di burattinai per fini propri vorrebbe dare in mano ad un bambino un carro armato con cui fare danni incredibili nel motto dividi et impera. La cultura, il senso di responsabilità nei confronti del prossimo e soprattutto dei figli ed il dialogo sono le uniche forme di approdo ad una società civile che riconosca la pari dignità dell'essere umano, uomini e donne. La violenza di genere maschile o femminile è solo violenza.

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