Papà negato

Sono un padre non idoneo ad essere una buona guida per mia figlia, e la divulgazione delle problematiche legate alle sottrazioni non sono altro che la mia reazione alla ferita narcisistica del mio io colpito dalla disgrazia di non essere giudicato un buon padre e di subire “come una punizione” l’allontanamento per “giusta causa” di mia figlia. Forse avrei  dovuto esternare la mia felicità del fatto che mia figlia vada chissà dove, per il suo bene così come dicono loro, ma poiché sono un genitore egoista che ritiene naturale che un figlio debba crescere con i propri genitori tendo a demolire tutto l’ottimo lavoro che il servizio ha duramente svolto finora e pertanto, sempre per la tutela di mia figlia, è meglio non gli faccia da padre . Non ne ho compreso il “vissuto”, ma dimenticano di dire che non esiste interlocutore in quanto il s.s. è stato sempre  latitante nei miei confronti, preoccupati invece di procurarmi esplosioni emotive in modo da poter dire che avevano ragione, pertanto qualora lo avessi anche compreso non avrei saputo a chi riferirlo. Ma a loro poco importa, ed al giudice ancora meno tanto da decretare l’affidamento di mia figlia ad altra famiglia. Bravi, i miei complimenti….avete fatto il bene di mia figlia, così finalmente dopo 3 anni di orfanotrofio avrà una buona famiglia in cui crescere possibilmente lontana dal Barbablù di papà che voleva egoisticamente poterla crescere ed educare come fosse un normale padre. A proposito di “normale”, bisognerebbe capire cosa è normale per chi sulla normalità ci specula in quanto depositari della verità assoluta, e detentori assoluti del vademecum del buon genitore, e che di normale probabilmente trova solo se stesso dicendo poi che i narcisisti sono gli altri.  Questi parassiti dell’umana società domani diranno ancora che questo mio scritto altro non fa che confermare le loro tesi, il manifestare il mio dissenso e la mia rabbia per il fatto che si neghi a mia figlia la facoltà di crescere con le figure naturali di riferimento, non è altro che cercare egoisticamente di rientrare in possesso di una mia proprietà sottratta.  Vedete…? Basta invertire l’ordine dei fattori ed il risultato cambia in barba a qualsiasi regola. E questo per loro è la norma, perché vivono di queste menzogne fregandosene altamente di quello che un bambino può pensare, per loro è un oggetto, non un soggetto, indipendente dalla famiglia e che può essere trapiantato ovunque tanto ha radici che attecchiscono in qualsiasi situazione. Non conoscono vergogna né hanno coscienza di quanto dicono. Siamo stati tutti bambini, e chi di noi non ricorda almeno in parte i pensieri che ci attraversavano la mente in giovane età. Se a 9 anni mi avessero portato via di casa, cosa avrei fatto, cosa avrei pensato, come mi sarei sentito? Se i miei genitori si fossero separati certo avrei avuto il problema di scegliere con chi stare, ma avrei scelto di stare lontano da tutti e due e vederli 1 ora ogni 15 giorni? No, io lo posso assicurare avrei scelto uno dei due per poter stare anche con l’altro perché li amavo. Invece mia figlia non ha avuto scelta, ci ha pensato il famoso parassita a scegliere per lei e per tutti noi, non le è stata data la possibilità di avere un rapporto continuativo con la famiglia e resa praticamente orfana. Siamo stati tutti bambini…., che succede ad  bambina che va a scuola in mezzo a bambini normali con tanto di genitori con cui dividono feste gioie, vacanze e quant’altro, ed a cui la maestra chiede di fare un tema, magari sulla loro vita? Come può sentirsi? Scriverà di aver passato la festa della mamma o le ferie estive con gli educatori? E come gli altri bambini vedranno questa “orfana” di genitori in vita e la guarderanno pensando probabilmente pensando “povera sfigata” chissà che genitori di merda aveva e che brutta vita ha fatto? Se lo sono mai chiesto questi luminari (del parassitismo)? Crescendo questa bambina come si sentirà non avendo avuto radici, affezionandosi per natura anche agli operatori da cui verrà per l’ennesima volta estirpata, e trapiantata un una nuova “famiglia” a cui nolentemente si affezionerà a sua volta e che forse un giorno dovrà lasciare per tornare dai Barbablù iniziali? Questo è quello che loro definiscono tutela!  La pratica del resettaggio della psiche di un minore tanto cara agli psicologi per “azzerare” la loro vita precedente a me ricorda tanto la barbara pratica dell’infibulazione subita da innocenti per volere dello stato superiore. Amo mia figlia ma sono inidoneo…. Voi amate mia figlia e siete idonei? Naturalmente continuerò questa mia battaglia contro i parassiti della tutela dei minori in tutte le sedi che riterrò opportune, da loro naturalmente descritte “inopportune” sul decreto, tv stampa e qualsiasi altro mezzo avrò a disposizione, perché la gente comprenda quanto è inopportuno per la famiglia, ma soprattutto per i minori, che una serie di personaggi si spartiscano l’osso dei nostri figli per crescere e far proliferare i loro interessi che nulla hanno a che fare con la vera tutela del minore. A presto.

Scrivi commento

Commenti: 0